Il fattore umano

Nella Giornata per la fratellanza umana, anche a Pisa un’invocazione interreligiosa per la fine di quest’epidemia. Che ha il solo merito di aver riportato in primo piano il bene comune rispetto a quello del singolo.
Appuntamento sotto la Torre per i rappresentanti del Comune e quelli delle diverse comunità religiose che si sono uniti in una preghiera che va al di là delle confessioni puntando a ciò che ci accomuna tutti: l’umanità. Il desiderio di unire le diverse anime della città, e idealmente quelle del mondo intero, è stato espresso dal vicesindaco Raffaella Bonsangue in rappresentanza del Comune di Pisa.
“Nessuno avrebbe potuto prevedere la portata della pandemia che ha colpito indistintamente tutta l’umanità – ha detto Bonsangue nel proprio intervento – ed è difficile prevedere e contenere, oggi, le drammatiche conseguenze economiche che la diffusione del Coronavirus ha già prodotto e produrrà in futuro.

Doverosamente abbiamo raccolto l’invito dell’Arcivescovo a questo momento di raccoglimento, senza celebrazioni liturgiche, ma per professare un credo comune a tutti gli uomini nella necessaria coesione di fronte ad un nemico insidioso e comune.
Nei lunghi giorni dell’isolamento per contrastare e contenere il contagio abbiamo visto comprimere uno dei diritti fondamentali dell’uomo, quello della libertà in nome di un interesse superiore che è quello della salute e abbiamo avuto l’occasione per imparare una lezione di umiltà: il fattore umano e quello della trascendenza sono tornati centrali nei pensieri e nelle azioni di ciascuno, di fronte ai tanti morti e ai tanti eroici sacrifici di chi si è speso in prima persona per aiutare gli ammalati mettendo a rischio se stesso.
L’amministrazione comunale ha adottato molte iniziative per stare accanto a chi già versava in difficoltà e vedrà, purtroppo, con ogni probabilità aggravare la propria situazione, contributi alle famiglie, alle scuole, agli autonomi, una vicinanza concreta che ispira e condiziona nel rispetto delle norme e nella consapevolezza della limitatezza dei mezzi ogni azione di governo della città di Pisa”.
.